Il tenore Salvatore Cordella, nato a Copertino (Le), si è diplomato in flauto al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce e ha seguito, parallelamente, gli studi di canto, risultando una delle voci più promettenti della sua generazione.
Ha debuttato al Festival della Valle d’Itria nel 2000, iniziando poi a esibirsi per le principali istituzioni musicali del mondo: La Fenice di Venezia, Festival di Salisburgo, Konzertgebouw di Amsterdam, Opèra Bastille di Parigi, San Carlo di Napoli, Carlo Felice di Genova, Opèra di Marsiglia, Regio di Torino, Festival Verdi di Parma, Teatro dell’Opera di Mannheim e Wisbaden, Scala di Milano, Opera Theater di Seoul, Bunka Kai Kan Hall di Tokyo, Metropolitan Opera di New York.
Il suo repertorio spazia dal belcanto alle avanguardie contemporanee, tra cui l’apprezzata interpretazione dei personaggi Donizettiani (Nemorino ne L'Elisir d'Amore, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Gennaro in Lucrezia Borgia e Roberto Conte di Leicester nella Maria Stuarda), passando per G. Verdi (Falstaff, Rigoletto, La Traviata, Il Corsaro, Macbeth), G. Puccini (Madama Butterfly, Gianni Schicchi, Rondine, con le oltre quaranta recite per l’applaudito Rodolfo ne La Bohème), fino al pluripremiato Assassinio nella Cattedrale di I. Pizzetti (Diapason d’or e Diamond d’or).
Ha inciso per Deutsche Grammophon, Dynamic, Unitel di Monaco di Baviera, Bongiovanni, partecipando a numerose apparizioni televisive e radiofoniche tra cui: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai International, Canale 5, Sky, Radio 3, Radio Vaticana.
Ha recentemente debuttato al Metropolitan di New York come Roberto conte di Leicester nellaMaria Stuarda di G. Donizetti con J. DiDonato, come Alfredo ne La Traviata di G. Verdi con D. Damrau e P. Domingo, come Nemorino ne L' Elisir d'Amore con A. Netrebko e come Edgardo nella Lucia di Lammermoor.
È ideatore e direttore artistico del “Festival Internazionale delle Arti” di Copertino (Lecce), che si avvale della collaborazione di artisti di fama internazionale come Peppe Vessicchio, Pino Perris, Maurizio Pica, Enzo Campagnoli.